martedì 24 dicembre 2013

"Rovereto torni grande con la sobrietà e la solidarietà"


La solidarietà rende grande gli uomini e la Città in cui vivono. È la pratica straordinaria della solidarietà che ha reso grande nei secoli anche una Rovereto, città dei lumi . Ed è sempre sulla solidarietà che dobbiamo misurare ancora oggi la consistenza e l’autenticità della grandezza della nostra Città di Rovereto. Non possiamo dunque stancarci di parlare di solidarietà e ancor più di viverla: una solidarietà non a parole ma a fatti.

Certo, dobbiamo comprenderla nel suo significato più vero, più coinvolgente e affascinante. Spesso la solidarietà riceve un’interpretazione semplicistica: emotivo-sentimentale nell’ambito personale, benefico-assistenziale in quello sociale. Ma, come sottolinea la enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI, la solidarietà esige di essere riscattata da queste visioni parziali e inadeguate, restituendola alla sua natura originaria, affermandone, con chiarezza e forza, il ruolo tipicamente sociale e politico. Essa, infatti, persegue il bene non solo individuale ma anche e specificamente comune; è del tutto inscindibile dalla giustizia e include, pertanto, la presenza attiva e responsabile delle stesse istituzioni ben oltre il pur indispensabile e prezioso servizio delle varie forme di volontariato.

Dobbiamo recuperare tutti il senso del dono, della gratuità, della solidarietà. Un capitalismo selvaggio ha insegnato la logica del profitto ad ogni costo, del dare per ottenere, dello sfruttamento senza guardare alle persone e i risultati li vediamo nella crisi che stiamo vivendo”. Le associazioni di Volontariato sono come una  “casa” che  rappresentano “la ricchezza umana più preziosa, quella dell’incontro”, delle relazioni tra le persone, “diverse per età, per cultura e per storia, ma che vivono insieme e che insieme possono crescere”.

 
Con questo augurio auspichiamo che il nuovo assessore alla Sanità Renata Borgonovo Re porti a regime secondo le ultime normative il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto perché non si possano disperdere i sacrifici fatti fin’ora dalla nostra comunità.

Con queste poche parole AVIS augura un buon Natale a tutti e a tutti gli AVISINI nell’insegna dei valori mai dimenticati ma sempre presenti negli uomini di buona volontà.

venerdì 11 ottobre 2013

Pensioni: prossimi a una soluzione per i donatori di sangue

 
Si avvia verso una soluzione la questione del mancato riconoscimento dei permessi per donazione di sangue nel conteggio totale delle giornate di lavoro dei dipendenti che richiedono la pensione anticipata.

Ieri pomeriggio, al Question Time della Camera, il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha risposto a un’interrogazione degli onorevoli Mario Sberna, Gian Luigi Gigli e Paola Binetti, deputati di Scelta Civica.
Il Ministro ha esordito dichiarando di concordare «pienamente sull'idea che chi si è astenuto dal lavoro effettivo per opere meritorie quali la donazione di sangue o l’assistenza alle persone disabili non debba subire trattamenti discriminatori ai fini del raggiungimento dell’anzianità contributiva necessaria per poter accedere al cosiddetto pensionamento anticipato. Noi stiamo riflettendo su questo e abbiamo intenzione di assumere alcune iniziative».

Quindi ha annunciato che il Governo, nell'ambito del procedimento di conversione del decreto-legge 31 agosto 2013, recante "Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni", ha dato parere favorevole su due emendamenti che estendono la definizione di “prestazione effettiva di lavoro” anche ai periodi di astensione per la donazione del sangue e per chi ha usufruito della legge 104.

Sul primo emendamento, quello che riguarda i donatori di sangue, il Ministro Giovannini ha detto che «la I Commissione del Senato ha già approvato un emendamento parlamentare volto ad includere, tra le prestazioni effettive di lavoro, anche i periodi di astensione obbligatoria derivante dalla donazione del sangue e di emocomponenti. Ebbene, su questo emendamento il Governo ha dato parere favorevole e in questo senso speriamo che la situazione possa essere risolta».

mercoledì 2 ottobre 2013

Donazione e pensioni: la Commissione Affari Costituzionali accoglie l'emendamento

 
L'impegno di AVIS per la difesa dei diritti dei donatori di sangue ha ottenuto oggi un risultato di grande importanza e significato. Ve ne diamo puntuale aggiornamento, così da rendere il più chiara possibile una situazione complicata, ma che si sta evolvendo grazie alle continue azioni che poniamo in essere.
È appena giunta, infatti, la comunicazione del senatore Luciano Pizzetti, firmatario dell'emendamento da noi auspicato e volto a risolvere il tema del mancato riconoscimento delle giornate di donazione nel calcolo pensionistico, con la quale ci informa che la Commissione Affari Costituzionali ha accolto l'emendamento stesso col parere favorevole del Governo.

«Come avevamo dichiarato la scorsa settimana - commenta il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni - la nostra Associazione, d'intesa con le altre principali organizzazioni e federazioni dei donatori di sangue italiane, ha chiesto alle Istituzioni di intervenire in tempi rapidissimi per porre fine a una grave situazione che, penalizzando i donatori dal punto di vista pensionistico, non ne riconosceva il grande valore sociale e umano.
Adesso ci auguriamo che anche la Commissione Bilancio, cui deve passare per un ulteriore vaglio, si esprima favorevolmente. Continueremo a vigilare in tal senso perché la questione possa essere prontamente e definitivamente risolta».

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